CARBOSSITERAPIA e CELLULITE

Carbossiterapia: tutto sul trattamento anticellulite amatissimo dalle star

Di cosa si tratta e per chi è consigliato? Ne parliamo con l’esperto

 
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di Elle IT

Estate, per chi lo vuole, può essere un periodo di remise en forme, di rinascita e rigenerazione: il contatto con i quattro elementi della natura infondono in noi nuova energia, che prende il posto di quella negativa accumulata durante l’anno. A trarne beneficio sono sia il corpo, che risulta in questi mesi più tonico e rinvigorito, sia l’anima, più aperta ed esposta alle vibrazioni positive del sole. Di pari passo, mentre noi cambiamo, anche la medicina estetica si evolve e propone diverse alternative per accompagnarci in questo percorso di riscoperta, mettendo a punto nuovi trattamenti particolarmente affinati e tecnologicamente avanzati allo scopo di offrire le migliori opzioni possibili. Tra questi, la carbossiterapia sta conquistando sempre più terreno nel campo dei trattamenti anticellulite, mirati a ridurre gli inestetismi e le adiposità unendo l’azione di macchinari o strumenti professionali all’expertise di specialisti che sanno esattamente come meglio agire a fronte dei bisogni del singolo. Per capire meglio come funziona la carbossiterapia, abbiamo chiesto il parere di un esperto, il Dottor Guido Cornegliani – specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica – di Clinica Forma, a Milano.

sun and sand

In cosa consiste la tecnica di carbossiterapia?

La carbossiterapia consiste nell’infiltrazione di un gas medicale, l’anidride carbonica, al livello del derma, ossia in quel sottilissimo tessuto tra la cute e il sottocute. Qui tramite piccoli aghi collegati a un tubicino di plastica a sua volta connesso alla bombola del gas, si procede all’infiltrazione di questo gas che progressivamente si espande ed espleta la sua funzione. Tramite il macchinario adibito all’infiltrazione, si selezionano i flussi con cui erogare l’anidride carbonica, e il medico deciderà – per ogni singola paziente e in ogni singola seduta – quali zone trattare. Accanto alla carbossiterapia, è ormai spesso associata l’ossigenoterapia, che prevede l’utilizzo di un altro gas medicale (in questo caso l’ossigeno) che viene infiltrato nel sottocute, quindi più profondamente rispetto al piano di infiltrazione dell’anidride carbonica.

 

Quali sono i risultati che dobbiamo aspettarci?

La carbossiterapia viene effettuata con l’intento di stimolare il funzionamento del circolo venoso superficiale, promuovendo una miglior continenza e una maggior capacità di drenare i liquidi in eccesso. Proprio per questo motivo, la carbossiterapia stimola il drenaggio dei liquidi in eccesso al di sotto della cute, i quali sono tipicamente responsabili della ritenzione idrica e – quindi – della cellulite. Contemporaneamente, lo “scollamento” della cute dal sottocute promuove un miglioramento delle smagliature di vecchia data. d’altra parte, l’ossigenoterapia – utilizzando un gas medicale che ha effetto “lipolitico” – promuove la graduale riduzione del grasso sottocutaneo in eccesso, con una azione progressiva seduta dopo seduta. La combinazione dei due gas medicali, quindi, promuove un diffuso miglioramento dell’aspetto delle zone trattate, in particolare gli arti inferiori, da ogni punto vista: la qualità della cute (effetto sulle smagliature), la qualità del sottocute superficiale (cellulite e ritenzione idrica) e la qualità del sottocute profondo (eccesso di grasso). La carbossiterapia trova inoltre ulteriori particolari indicazioni in alcuni campi specifici, come il rafforzamento del capillizio per uomini tendenti alla calvizie o comunque al diradamento e il trattamento delle borse perioculari.

Ci sono controindicazioni? Per chi non è indicato?

Vere e proprio controindicazioni non esistono, e anche lo storico timore dell’infiltrazione intravascolare di gas è da dimenticare: si tratta di gas medicali, in primis, e sarà comunque premura del medico (esperto del settore) capire dove infiltrare o non infiltrare il gas stesso. çe uniche persone per cui non c’è indicazione a tale terapia sono quelle i cui eccessi di grasso, il livello di insufficienza venosa o la gravità della cellulite, vanno ben oltre le possibilità di trattamento mediante la carbossiterapia e ossigenoterapia, richiedendo metodiche più invasive e specifiche.

Quali sono i costi di un pacchetto di trattamenti che permette di avere risultati visibili?

A seconda delle zone che si decide di trattare sarà possibile prevedere la quantità di sedute da effettuare e programmare quindi gli adeguati “pacchetti” di trattamento. Si va da costi minimi di 80-100 euro a seduta per il rafforzamento del capillizio (per una zona da trattare evidentemente poco estesa) a 150-200 euro per un trattamento diffuso di gluteo, coscia e gamba.

Vi aggiorneremo sui nuovi trattamenti.

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