L’IMPORTANZA delle ETICHETTE sui COSMETICI

ATTENZIONE ALLE ETICHETTE!

Nickel free? No, Nickel tested!

Ogni giorno subiamo un vero e proprio bombardamento mediatico mirato ad ampliare sempre di più la nostra routine della skin care con ogni sorta di prodotto diversificato per tipo di pelle, fascia di età e persino periodo dell’anno. Ma, quando ci affanniamo ad acquistare ogni sorta di prodotto attratti da un packaging ben studiato, un nome accattivamente e la promessa di una pelle più luminosa e levigata, cosa stiamo comprando davvero? Cosa si nasconde davvero dietro i cosmetici di largo consumo?

Per saperlo non occorre essere chimici : è sufficiente leggere l’etichetta che contiene la lista degli ingredienti presenti nella formulazione e che sono elencati, in ordine decrescente,  in base alla loro quantità.

Imparare a leggerla ci aiuta a diventare consumatori responsabili evitando tutte quelle sostanze chimiche regolarmente  utilizzate nei prodotti di uso quotidiano, che possono provocare gravi danni alla salute del nostro organismo.

Gli ingredienti più rischiosi sono i conservanti come parabeni, i siliconi, i derivati del petrolio, l’alcool e i coloranti. Sono sostanze che possono facilmente irritare la pelle, creare allergie o addirittura alcune di esse, in associazione ad altre, liberare nitrosamine o formaldeide, che sono riconosciute come cancerogene.

L’elemento su cui però occorre porre maggiormente attenzione è il Nickel, un metallo pesante diffuso in natura in vari alimenti che può entrare a far parte di un qualsiasi prodotto durante la sua fabbricazione. In particolare, la presenza di nichel nei cosmetici non è dovuta alla scelta dell’azienda di inserire questo metallo nella composizione del prodotto, ma si rintraccia in qualità di residuo di lavorazione. Qualsiasi cosmetico quindi contiene sempre una piccolissima parte di nichel, dovuta esclusivamente alla lavorazione con attrezzature industriali. Esso può dunque essere presente in creme per il viso,  mani e corpo; in prodotti per la detersione e prodotti per il make up.

A determinate concentrazioni, tali tracce possono dare luogo a reazione allergica nei soggetti sensibili.  L’allergia al nichel è una dermatite da contatto che causa la comparsa di piccole vescicole sulla pelle, accompagnate da rossore e prurito. La prevalenza della sensibilizzazione verso il nichel si aggira in Italia attorno al 30% e negli ultimi anni si è mostrata in continuo aumento, presentando una predominanza nel sesso femminile.

Trattandosi di tracce dovute alla lavorazione, non esistono in commercio cosmetici totalmente privi di nichel, quindi la dicitura “nickel free” che si trova sull’etichetta non è esatta: scrivere che un prodotto non lo contiene è soltanto una questione di marketing! La dicitura corretta è “nickel tested”, seguita dalla concentrazione del metallo all’interno del cosmetico.  La scritta nickel tested certifica solo che sia contenuto al di sotto di un certo valore di parti/per milione ma non completamente assente. Per questa ragione oggi non è possibile scrivere ‘nickel free’ ma solo ‘nickel tested’.

La normativa prevede che in generale ogni produttore applichi regole di buona fabbricazione perché il nichel sia presente al minimo. Il limite di tolleranza raccomandato  per i soggetti allergici è  pari a una parte per milione.  Quando si acquista un prodotto  quindi, oltre a verificare che abbia la dicitura  “nickel tested”, dovremmo controllare anche la quantità di nichel contenuta nel cosmetico e, in caso di allergia, scegliere prodotti che abbiano una soglia inferiore a una parte per milione, indicata come Nickel Tested < 1 ppm.

La prossima volta che acquisterete un prodotto occhio all’etichetta!

OLIMPIA SAVIANO

per SPA INDUSTRY